martedì 22 maggio 2012

IT BAG Bamboo , Gucci


Nei mitici anni '50 e '60  ebbe inizio la moda del jet-set,dove era più facile spostarsi nel mondo grazie all’esistenza di mezzi di trasporto più veloci ed efficienti.
In questo periodo sono l’America e l’Europa  ad essere al centro dell’attenzione , per lo più la prima. 
Dal punto di vista sociologico , passata la guerra nasce un bisogno inconsapevole da parte della popolazione americana di tornare ai valori familiari pre-bellici , gli anni bui della guerra vogliono essere dimenticati e si vengono a creare figure ben distinte con ruoli precisi:  la moglie deve curare la casa e crescere la prole ed il marito lavorare e mantenere la famiglia..La classica cartolina americana, con i bambini che giocano in giardino ,la moglie felice di essere ai fornelli, la bella macchina parcheggiata sotto casa ed il marito che legge il giornale. 
Questo bisogno di dover dimostrare a se stessi e agli altri di avercela fatta, di non essere rimasti travolti dalla guerra si riflette anche nel mondo del fashion system e nel mondo del jet-set. 
Difatti le donne, che non lavorando possiedono molto tempo libero, possono concedersi letture di giornali di gossip o vedere programmi tv. In questo modo il mondo del jet-set viene a stretto contatto con la popolazione e scatta così nelle donne la voglia di emulare le star del tempo. 
Tutto questo discorso a carattere sociologico è per far capire quanto sia importante la storia nell’analisi di un accessorio di moda. 
La casa Gucci lancia così la Bamboo bag, ovvero una borsa rigida in pelle con manico in bamboo , con portabilità esclusivamente a mano. 
Gucci decide di creare questa borsa per poter celebrare un momento importante del mondo ,  ovvero la rinascita dopo la guerra , seppur non dimenticandola. 
Infatti la borsa è formata principalmente da pelle (materiale lussuoso per il tempo visto che fino alla fine del 1940 le borse erano fatte in materiali poveri,come la lana cotta) , mentre  le parti come il manico e la chiusura sono di bamboo (materiale povero e di qualità non eccellente,veniva usato nel periodo della guerra) scelto infatti per ricordare quel periodo seppur passato. 
Questa borsa è una celebrazione del presente che però non vuole dimenticare il passato , anzi, ricordandolo, dona maggior importanza al presente stesso,per gli sforzi fatti e la forza di volontà da parte della popolazione. Dettaglio da non sottovalutare : la portabilità a mano. Se la borsa è a mano significa che chi la porta non ha particolari esigenze pratiche al contrario delle borse grandi e a tracolla esistenti in periodo di guerra con la funzione di poter mettere in salvo più oggetti possibili di uso quotidiano o di legame affettivo.





giovedì 17 maggio 2012

TREND BAG Lockit Trasparent Monogram , Louis Vuitton



La Lockit è stata la protagonista dell'ultima collezione FW 11-12 di Louis Vuitton  e, come prevedibile, lo è anche nella collezione SS 12. Dopo tutte le versioni proposte per questo inverno, non era certo  possibile credere che il genio creativo del direttore artistico della Maison si  potesse esaurire così facilmente. Ed ecco quindi la nuova Transparent Lockit, composta da un velo trasparente, con dettagli che riproducono il mitico Monogram Vuitton, con finiture e manici in pelle bianca. Il tutto crea un effetto “nuvola” di questa dolce e sognante handbag, uno stile completamente diverso dal tema fetish ricorrente nella scorsa linea invernale.

martedì 15 maggio 2012

IT BAG Falabella , Stella McCartney



La filosofia di questo brand è in perfetta sintonia con lo stile di vita della stilista, ovvero il rispetto per l’ambiente. Questo tipo di moda, detto “eco-fashion”, precedentemente riservato al Nord Europa e ai paesi del Nord America, sta  ora prendendo piede anche nel sud Europa.
 Stella, come il padre Paul , ha un carattere irriverente e forte e in pochi anni è riuscita a raggiungere fatturati elevati. La filosofia da lei adottata è quella da lei scelta per se stessa e per l’educazione dei suoi figli: l’essere vegani. Le sue collezioni ci confermano tutto questo potendo vedere materiale eco, come l’ecopelle e il lino riciclato o il cotone privo di aggiunta di prodotti chimici  e l' assenza di fibre chimiche si nota facilmente, oltre al tatto anche alla vista. 
La giovane stilista riesce a far nascere una vera e propria it bag per puro caso, introducendola in una collezione : la Falabella. Nonostante le varie difficoltà rispetto ad altre aziende, che riescono ad ottenere buoni prodotti con ottimi risultati grazie alla possibilità di utilizzare innumerevoli tipi di materiale McCartney junior è riuscita a coniugare il concetto di eco-sostenibilità con la tendenza Glam-Rock.





giovedì 10 maggio 2012

TREND BAG Tigrette , Gucci


Gucci per la stagione SS 12 presenta una clutch dalle medie dimensioni in pelle "nabuk" , un camoscio resistente a qualsiasi goccia d' acqua.
Come noto Frida Giannini adora il dualismo delle epoche, contrastanti tra loro ma con un denominatore comune, in questo gli anni  '30 e gli anni '80 che in comune hanno il mondo della notte.
Le linee pulite e le due teste di tigre rimandano, attraverso un flash, agli anni '30; ma la catena centrale in ottone dorato la rendono davvero 80's oltre alla lunga tracolla a catena di maglie medie e spesse che si cela all' interno della borsa creando cosi' un doppio uso: a clutch o a tracolla.
Il goal di questa clutch è il sapiente bilanciamento degli elementi gold contrapposti alle linee estrememente clean di questa clutch nonostante la presenza di due teste di tigre smaltate.

Frida Giannini riesce a stravolgere il mood della Tigrette, cambiando nuance e pellame, in questo caso utilizzando una pregiatissima lucertola.
La presenza dei due felini smaltati non rimandano ad una epoca ben precisa, ma bensi' grazie all'elegante recidivita' della designer vi è un altro binomio: materiale grintoso ma dal colore pastello e la catena centrale, il mix di questi elementi riesce a donare alla clutch un allure wild ma contemporaneamente estremamente urbana.




martedì 8 maggio 2012

IT BAG Speedy , Vuitton


Vuitton nasce nel 1834 come inventore del baule di lusso. L’arte del viaggio per Vuitton è un  segno distintivo ed in pochi anni riesce a creare centinaia di bauli creati su misura per i propri clienti.
Questa maison francese deve un grazie all’Orient Express, dove viaggiavano i personaggi più ricchi d’Europa ai quali Agatha Christies si ispirò per il suo celebre libro ”Assassinio sull’Orient Express”.
Questa reggia su rotaie era considerata come un jet privato ai giorni nostri ,il bel mondo si incontrava su quel treno nel quale si intrecciavano culture diverse ma con in comune l’amore per il Lusso.
Gaston Vuitton riuscì a vederci lungo in questo fenomeno,creando inizialmente una serie di bauli e in un secondo momento accessori per il viaggio,fino a farli diventare borse da giorno.
La prima creazione fu quella del Keepall,un borsone da viaggio in produzione dal  1930.

La Speedy per essere considerata it bag ha molte motivazione:è presente sul mercato dal 1932,viene prodotta in molti materiali,oltre il tessuto Canvas, ogni anno in sfilata la Speedy viene stravolta nelle collezioni,mantenendo la sua forme ma cambiando il proprio mood. Grazie alle collaborazioni con Takashi Murakami, Vuitton riesce ad enfatizzare l'importanza di questo modello di borsa, che grazie alle sue innumerevoli versioni ottiene di diritto il titolo di it bag della maison parigina.